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Fascismo e populismo secondo Scurati



Per la rassegna i libri degli altri, consiglio vivamente la lettura di Antonio Scurati, Fascismo e populismo - Mussolini oggi, appena pubblicato da Bompiani.

Scurati offre una chiave non banale per comprendere le nuove destre e i loro legami con il fascismo, soprattutto quello degli inizi, quando Mussolini fece le prime mosse – il cui fallimento si tradusse prestissimo nel successo del 1922. Non sono i fascisti dichiarati a interessare Scurati bensì, diremmo noi, i “non fascisti del ma”, come li abbiamo definiti due anni fa (e di cui continuiamo a parlare nel nostro podcast): politici e opinionisti che del fascismo recuperano, più o meno consapevolmente, alcuni fondamentali elementi e li riformulano in un contesto democratico che a poco a poco, sotto la loro influenza, cambia segno e direzione.


Per Scurati si tratta di qualificare Mussolini come capostipite non solo del fascismo ma anche del populismo e risalire a una pratica dichiaratamente anti-parlamentare e anti-democratica che ha trovato nuovi interpreti negli ultimi trent’anni. Senza condurci a sovrapporre fenomeni diversi ma senza nemmeno derubricarli con faciloneria.

Il libro si conclude con un appello alla militanza e alla difesa della democrazia, da riconquistare ogni giorno, per evitare che questi strani leader – in verità dei sontuosi follower, come Scurati ha modo di spiegare nelle sue pagine più interessanti – svuotino la nostra vita politica. Violenza e paura e quindi odio sono gli ingredienti di una ricetta dura a morire. Che dobbiamo saper riconoscere e contrastare, ogni giorno.

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