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Immagine del redattore Paolo Cosseddu

Mai ‘na gioia

Riceviamo e pubblichiamo, sperando che sia d’interesse per i nostri lettori, la lettera che segue giunta alla redazione di Ossigeno anonimamente, nella forma di un lungo (probabilmente troppo, ma certamente esaustivo) sfogo di uno sconosciuto elettore, o forse militante, di sinistra. No, non è vero, quel che segue è opera del Direttore Editoriale della nostra rivista, comprese queste righe introduttive che quindi vengono redatte parlando di sé in terza persona, segno inequivocabile di una incalzante quanto sconsolata forma di pazzia.

E se vai da solo scusa ma sai com’è c’è il voto utile, e se ti allei scusa ma dovevi allearti con qualcun altro, e se cerchi di fare l’unitario eh no però con quelli no, e se ti candidi lì perché invece non ti sei candidato di là, e se non ti candidi dovevi candidarti, e se sei capolista allora no perché l’altro capolista non mi piace, e se sei in un brutto collegio non ti voto perché è inutile, e se sei in un collegio buono però allora i territori, e se il simbolo è nuovo è troppo nuovo, e se ce n’è più d’uno ci voleva il simbolo unico, se il simbolo e verde dovevi metterci il rosso, se è rosso dovevi metterci la falce e martello, se ci metti la falce e martello ma come ancora con ‘sta falce e martello, e se c’è un leader è quello sbagliato, se non c’è il leader manca il leader, e se fai la lista bisognava fare il partito, e se fai il partito scusa Maria ma io esco, se esci dovevi comunque uscire prima, e se nel programma metti la progressività ci voleva la patrimoniale, se c’è la patrimoniale ci voleva l’abolizione della proprietà privata e se c’è l’abolizione della proprietà privata ci dovevi mettere i cavalli dei cosacchi che si abbeverano nella Fontana di Trevi, e se proponi il salario minimo a 8,5 euro l’ora dovevi farlo a 10, e se lo fai a 10 dove li mettiamo i contratti nazionali, e se parli di clima allora i diritti civili, e se parli di diritti civili allora quelli sociali, e se parli di tutto allora il programma è troppo lungo e non lo legge nessuno, e se usi i social devi tornare nelle piazze tra la gente, e se torni nelle piazze tra la gente non viene nessuno perché i compagni c’hanno judo, e se vai davanti alle fabbriche trovi solo elettori della Lega, e se pensi alle partite Iva allora gli operai, e se pensi agli operai allora i precari, e se pensi ai precari allora gli stagisti non pagati, e se pensi agli stagisti non pagati tanto quelli non votano, e se prendi i voti nei centri storici devi andare nelle periferie, e se vuoi andare nelle periferie nessuno in sezione ha la più pallida idea di dove si trovino, e se vuoi i matrimoni ugualitari devi occuparti dei veri problemi della gente tipo il caro affitti, e se ti occupi di caro affitti ah non lo sapevo però scusa come la mettiamo con la vivisezione, e se sei contro la vivisezione e allora la ricerca scientifica, e se sei per la ricerca allora i metodi naturali, e se sei pacifista allora l’Ucraina, se stai con l’Ucraina allora i curdi, e se stai coi curdi allora i palestinesi, e se stai coi palestinesi allora vedi che sei antisemita, e se unisci la sinistra parlamentare allora quella extraparlamentare, se aggiungi quella extraparlamentare allora i movimenti, se cerchi di allargare ai movimenti vuoi strumentalizzarli politicamente, se comunque riesci a mettere tutti insieme scusa ma manca la comunità di trappisti leninisti di Capocotta che peraltro fa delle tisane buonissime, se convinci anche i trappisti scusa ma io sono un anarcoinsurrezionalista e non voto dai tempi del referendum tra monarchia e Repubblica, dove comunque votai per la monarchia perché la lista repubblicana non mi piaceva abbastanza.


 

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