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Immagine del redattoreFranz Foti

Repubblicani: Trump vince anche se non si presenta



È da qualche settimana, da prima dell'inizio delle primarie repubblicane, che qui su Ossigeno scriviamo che con ogni probabilità purtroppo il 2024 vedrà riproporsi la sfida per la Casa Bianca tra Biden e Trump. In entrambi i casi perché i loro partiti di provenienza non vogliono o non sono in grado di trovare un'alternativa, per molti motivi che non staremo a ripetere. E nonostante da mesi (anni?) si faccia un gran parlare di questa fantomatica opposizione interna a Trump che proverrebbe dai cosiddetti "moderati", ci siamo permessi di far notare più volte come questa opposizione sia alquanto inconsistente - e ben poco moderata.

Siamo stati facili profeti nel dire che la scelta del candidato del Grand Old Party destinato a sfidare l'attuale presidente sarebbe stata poco più che una formalità, e questo - ripetiamolo all'infinito, purtroppo - nonostante i molti guai giudiziari del sedicente tycoon newyorchese e nonostante la sua oggettiva impresentabilità sotto ogni qualsivoglia profilo: la stragrande maggioranza della base repubblicana vuole Trump, è pressoché indiscutibile.


L'ennesima prova di quanto andiamo affermando da qualche tempo ce l'ha data il Nevada, dove si è votato nelle scorse ore. Nello stato di Las Vegas si sono infatti appena tenute delle primarie molto discusse, oggetto di una vera contesa interna ai repubblicani - che infatti sempre in quello stesso stato terranno anche un caucus tra qualche settimana -, contesa arrivata al punto che Trump ha scelto di non mettere nemmeno il suo nome sulla scheda. Gli elettori del partito dell'elefantino hanno comunque potuto scegliere tra la "grande oppositrice" Nikki Haley, l'ex vice e ora arcinemico di Trump Mike Pence, una manciata di altri candidati minori che ci perdonerete se non citiamo uno per uno, e l'opzione "nessuno di questi". Altro che nevertrumper, è il trionfo degli onlytrumper. Ribaltando l'antico adagio, piuttosto che niente, meglio niente.


Fatto salvo il rituale e obbligatorio "mai dire mai", ci sembra si possa dire che le primarie repubblicane si chiudono qui, per lo meno per la parte che ci interessa. Meglio concentrarci su ciò che ha reso apparentemente scontato questo esito e che lezioni trarne anche qui in Europa, dove si vota persino prima che negli USA, e dove l'estrema destra è altrettanto ringalluzzita, e sta tirandosi dietro tutto il blocco conservatore, mentre il progressismo sembra incapace di svincolarsi dalle forze centripete che lo vedono dedita unicamente a tentare di aggredire il terreno lasciato scoperto dei cosiddetti moderati.

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